martedì 13 agosto 2013

Ristorante Il Baracchino - Bogno

foto da Ticino Turismo

Ristorante Pizzeria Il Baracchino
Strada Cantonale
6951 Bogno
Tel.: 0041 91 930 70 87
 
Girando in queste serate estive dove due su tre delle pizzerie dei dintorni sono chiuse contemporaneamente per vacanza, siamo andati verso il lago di Origlio per mangiare una pizza fuori in giardino, purtroppo sia la pizzeria "da Manu", di cui vi riparlerò in occasione della selvaggina, sia il Ristorante "Le Betulle" erano strapieni, con i parcheggi completamente intasati.
Ci dirigiamo quindi verso la Valcolla, dove ci sono altre due pizzerie, troviamo anche qui chiusa la prima ed arriviamo a Bogno.
Dico arriviamo perché a Bogno ci devi proprio andare, non ci si passa per caso in questo bel paesino in cima alla Valcolla, circondato da montagne.
Purtroppo la terrazza è piena, ma dentro non fa molto caldo, gli avventori sono tutti della zona.
Per la prima volta in vita mia vedo una pizzaiola donna :) , scoprirò durante la cena che fa un'ottima pizza.
Mentre scegliamo cosa mangiare ci portano subito le bibite, la carta ha una buona scelta, e la carta della pizza mi stupisce piacevolmente, parecchie pizze inusuali.
Scegliamo una Rosanna, salmone-rucola e mascarpone, e una Valle Maggia, formaggi ed erbe della Valle Maggia.
Ci portano un ottimo olio piccante e un piattino con differenti tipi di pepe. 
L'attesa è breve, nonostante ci sia molta gente che viene a prendere pizze d'asporto, e la pizza è veramente ottima.
Per dessert prendiamo due crêpes calde con gelato alla vaniglia, per una volta non i soliti dessert standart !
 
Siamo stati serviti prevalentemente da una signora molto simpatica, presumo sia Rosanna la proprietaria.
Da tornare assolutamente, vale il viaggio fino a qui.
 
Questo è il menu per Ferragosto :
 
Tortino di bacon e formaggio
***
Tagliatelle ai funghi
***
Cuore di entrecôte di manzo Angus
con salsa al pepe rosa
Puré di patate
***
Coppa di vermicelles al kirsch
con nuvole di panna
 
Fr. 45.--
 
Punti positivi
Ottima pizza
personale cordiale
pizze e dessert diversi dal solito

Punti negativi
non pervenuti ;)

Votazione La Belle Vie
****

lunedì 8 luglio 2013

Pisa


Ero già stata a Pisa, parecchi anni fa, una gita da tipica turista, una gita di un giorno, in un mese d'agosto torrido, visita alla torre, dove alla sua ombra si assiepava una miriade di giapponesi con le loro macchinette, un giretto a Piazza dei Miracoli, tanto per dire che l'avevi fatto, una passeggiatina sui Lungarni e poi via di corsa verso la Versilia, con le sue pinete fresche e le sue spiagge.
Della toscana avevo visto Lucca, città bellissima, Firenze, ancora oggi la mia città preferita, Bolgheri, borgo fantastico, e la Versilia, girata in lungo e in largo
A chi mi chiedeva com'era Pisa rispondevo : "Bella ma sopravalutata".

Ma poi...
Poi capita che sei obbligata ad andarci e anche a fermarti qualche giorno, sei anche obbligata a viverla meno da turista e più da dentro,  cominci a guardare cosa c'è da vedere,  le cose sono tante, di sicuro in una settimana non riuscirai a vedere tutto quello che vuoi.

 
 

Appena arrivate in stazione sono rimasta colpita dalla bella piazza tutta ordinata che c'è davanti, una bella fontana, la parte dei taxi e quella dei bus e la pavimentazione tutta disegnata con al centro lo stemma di Pisa.
Conosco l'indirizzo del B&B "Certe Notti" e ho tutte le indicazioni per arrivarci, ma il viaggio è stato lungo e decidiamo di prendere un taxi.
La prima persona con cui trattiamo a Pisa è di sicuro la più taciturna, il nostro taxista ci accompagna in religioso silenzio, dicendoci solo il prezzo della corsa e salutandoci alla fine.
Per fortuna che questa prima impressione sui Pisani viene subito smentita largamente dall'incontro con Steven, proprietario del B&B, una persona simpaticissima di cui vi parlerò ancora.
Breve sosta per depositare i bagagli, un salto per lavoro a pochi passi da qui, dove conosciamo Guendalina, una ragazza molto cordiale che ci darà alcune dritte per scoprire Pisa e i dintorni.
Entrambi ci fanno il nome della pizzeria Paradisea, vista l'ora decidiamo di andare a mangiare e di rimandare la visita alla Torre e alla sua città.


Seguendo la cartina cominciamo ad ambientarci, passiamo per viuzze non proprio turistiche per sbucare nella piazza Vittorio Emanuele II, che è stata inaugurata a febbraio 2012 dopo importanti lavori di riqualifica, per dirigerci verso la chiesa di San Antonio Abate, dove su una delle facciate è possibile ammirare il murales "Tuttomondo" di Keith Haring.


Riprendiamo il nostro cammino e passando sul ponte di Solferino ammiriamo la chiesa di Santa Maria della Spina, ci gustiamo strade e stradine e seguiamo le indicazioni per arrivare a Piazza dei Miracoli, che sembra lontanissima, ma ci accorgeremo poi che non è così.


Finalmente entrando da Porta Nuova arriviamo a destinazione, è l'imbrunire e la vista dei monumenti al di la dell'arcata della Porta ci lascia senza fiato, vista l'ora le bancarelle sono quasi tutte chiuse, i turisti non sono molti e ci lasciamo incantare da quello che vediamo.
Dopo aver gironzolato e scattato un po' di foto, ci sediamo sui gradini del Duomo a gustarci la Torre e ci divertiamo a guardare i turisti di ogni nazione che provano a fare le fotografie "reggendo" la Torre.


Passiamo il sabato a Collodi a visitare il Giardino di Villa Garzoni e il Parco di Pinocchio, rientrando in serata a Pisa, giusto in tempo per gustarci la sfilata e il Gioco del Ponte.


La domenica mattina sveglia presto, si va al Parco di San Rossore, un'area verde a due passi da Pisa, dove Eva aspetta Anastasia per una cavalcata di compleanno fino al mare; io e Lucrezia abbiamo deciso di noleggiare due biciclette al Casale La Sterpaia, ma all'ultimo momento ci uniamo ad un gruppetto che sta partendo con una carrozza trainata da Zazà e condotta da Lino che arriverà al mare passando per un'altra parte del parco.


Rientriamo a Pisa con un bus rosso dei City Sightseeing, e ci gustiamo un fantastico giro della città da un favoloso punto di vista, accompagnati dalla descrizione dei luoghi che incontriamo sul nostro cammino e dalla storia di Pisa.


Scendiamo nei pressi di Lungarno Gambacorti e ci dirigiamo verso il palazzo Blu, dove termina oggi la mostra "Artemisia Gentileschi" e scopriamo con piacere che possiamo visitare gratuitamente questa mostra, quella dedicata ad "Anna Anni" con i costumi di scena e anche l'esposizione permanente.
Dopo una ricchissima, fin troppo, cena in un ristorante cinese nei pressi di Piazza Vittorio Emanuele II rientriamo al B&B per riposarci.


Lunedì dopo aver accompagnato Lucrezia al suo primo giorno di lavoro, andiamo a fare qualche spesa, approfittiamo ancora del nostro biglietto per il bus rosso che vale 24 ore, per farci un giro della città comodamente sedute, e in seguito anche a piedi, gironzolando senza meta per stradine sconosciute e arriviamo alla torre passando da viuzze che non abbiamo ancora percorso, per poi sbucare a sorpresa sulla bellissima Piazza dei Cavalieri.
E' incredibile ma ogni strada ha i suoi tesori : un palazzo d'epoca, una vecchia libreria, una chiesa bellissima, una piazza inaspettata; insomma una scoperta ad ogni angolo.
Pisa è veramente ricca di tesori, ma è come se la città li custodisse, come se volesse svelarli solo a chi è veramente intenzionato a trovarli, a chi la città interessa davvero e a chi pensa che oltre la Torre c'è di più.


Martedì decidiamo di dedicare la giornata al mare, e con i bus, un po' sovraffollati della rete di Pisa ci dirigiamo a Marina di Pisa, in cui in questi giorni è stato inaugurato il porto.
Non abbiamo visto molto di Marina, appena arrivate ci siamo piazzate in una spiaggetta a pagamento con sdraio e ombrelloni, con la sabbia finissima e l'acqua freddissima, tutta circondata da grossi scogli, ci siamo beccate subito un riccio di mare per una, ma ci siamo rilassate moltissimo.
Alla sera siamo tornate a Pisa ed a sorpresa siamo state invitate ad una serata sulla diversità organizzata dalla Camera di commercio di Pisa, con la proiezione del film "Quasi amici", che volevo vedere da tempo.
Visto che è la nostra ultima sera a Pisa decidiamo di tornare verso la Torre, per salutarla prima di partire e decidiamo per una volta di fare le turiste in un ristorante non lontano da qui, il ristorante L'Europeo, prima di entrare diamo un'occhiata ai prezzi, sono un po' più alti, ma siamo nella zona turistica per eccellenza ed entriamo lo stesso.
Con il conto riceviamo una sgradita sorpresa, il conto è maggiorato del 15% per il servizio, purtroppo non avevamo visto che era segnato sulla carta; questa cosa mi ha lasciato l'amaro in bocca, soprattutto perché il ristorante è centralissimo, molto ben frequentato e non credo che abbia bisogno di applicare questa sopratassa per poter guadagnare, e durante i nostri pasti pisani, è l'unico che l'ha fatto.


Ripartiamo il mercoledì, sicure di ritornare (Lucrezia si ferma fino alla fine di luglio), e con un lunghissimo elenco di cose da vedere : la Torre Guelfa, le altre due torri pendenti, i musei di Piazza dei Miracoli, la Certosa di Calci e molto altro ancora.


Insomma, dopo averla vissuta intensamente anche Pisa ci ha rubato il cuore, ma soprattutto abbiamo incontrato tantissime persone cordiali, tanti pisani, tanti studenti, ma anche molti stranieri, con i quali abbiamo socializzato e che hanno fatto in modo che il nostro soggiorno fosse speciale.

Dal sito della città di Pisa, abbiamo appreso che ci sono numerosi cantieri per rendere la città ancora più comoda e attraente.

martedì 25 giugno 2013

Firenze


Cosa posso dire di Firenze ?
Di Firenze si è scritto di tutto e di più, è un po' il fiore all'occhiello per la Toscana, e qui mi scuso perché tanti non fiorentini non saranno d'accordo.
Ma quasi tutte le guide che trovo qui sono o sulla Toscana, o su Firenze e la Toscana, come se questa bellissima città fosse il fulcro di tutto.
Ma cos'è per me Firenze?
Tanti anni fa ci sono stata per qualche giorno, me ne sono innamorata e ci sono tornata per un mese.
Un mese intero durante il marzo dei miei 18 anni, un mese intero nel quale me la sono goduta fino in fondo, senza orde di turisti, senza il caldo asfissiante, senza lunghissime code per visitare ogni cosa.
In tutto il mese non mi sono mai allontanata dalla città, me la sono gustata passo per passo, angolo per angolo, capolavoro per capolavoro.
Poi sono ripartita, ho continuato a studiare, ho messo su famiglia e il mio amore era sempre li, ma per un motivo o per l'altro era sempre un amore a distanza, seguivo la mia Fiorentina e mi dicevo che un giorno sarei tornata.

L'anno scorso, con mia cugina, sua mamma e Anastasia, mia figlia, siamo state in Maremma e abbiamo girato un po'.
Lucrezia, l'altra mia figlia, a causa della scuola che finiva più tardi è rimasta a casa dagli zii.
Lucrezia studia tessitura presso una scuola artistica e da diversi anni adora Milano per la sua cultura e architettura.
La prendevo sempre in giro e le dicevo : "Se ti piace Milano, vedrai Firenze"
E finalmente è arrivato il momento, io e lei da sole a Firenze per una settimana.

Il primo giorno abbiamo fatto una piccola deviazione per Verona, e siamo arrivate a Firenze verso sera.
Non me l'aspettavo ! Non mi aspettavo il groppo in gola, l'emozione di tornare che non mi era mai successa altrove, la sensazione di sentirmi a casa.
Ho capito subito che se altri hanno il mal d'Africa, io ho il mal di Firenze, ma ho capito anche che non voglio più stare tutto questo tempo senza tornare.
Cartina alla mano, ci siamo dirette all'albergo, abbiamo fatto la conoscenza del burbero ma buonissimo Signor Bruno, ci siamo sistemate in camera e dietro consiglio del Signor Bruno ci siamo dirette verso il Ristorante Zio Gigi, vicino al duomo.
Siamo uscite con le spiegazioni necessarie per raggiungerlo e con una mappa della città, ma fin dai primi passi mi sono accorta che riuscivo ad orientarmi benissimo, nonostante fossero passati più di vent'anni.
Siamo arrivate al ristorante passando per stradine secondarie e schivando, non volutamente, i monumenti.
Dopo cena abbiamo fatto un giro in notturna e siamo sbucate dietro al duomo, ci siamo girate attorno e ce lo siamo gustate tutto illuminato.
Mi è venuto un colpo al cuore dall'emozione, ma la faccia di Lucrezia, la sua emozione e i suoi occhi brillanti sono una gratificazione che non ha prezzo, di quelle che ti scaldano il cuore per molti e molti giorni.

Volevo fare un post su Firenze, sulla nostra visita, ma è venuto fuori questo, così di getto.
Allora ho deciso che farò un post per ogni cosa vista, perché voglio dare ad ognuna il giusto risalto.

sabato 22 giugno 2013

Grächen - Vallese

 
Partiamo il venerdì pomeriggio alla volta di Grächen passando per il passo della Nufen (Novena), appena si scende dal passo e si arriva sul versante Vallesano si cominciano a vedere le tipiche costruzioni fatte in pietra e legno, ma che sorpresa arrivare allo chalet dove alloggeremo, è bellissimo e proprio confortevole.
Tutto il paese è fatto di queste tipiche casette e ci si sente proprio in Svizzera.
Ceniamo allo chalet, e il mattino dopo usciamo a fare un giro di perlustrazione , il paesino è molto bello, ci sono negozi, ristoranti e alberghi.
C' è una bellissima passeggiata che parte dal paese e arriva fino ad un laghetto, tutta nei boschi, ma qui le passeggiate che si possono fare sono moltissime.

Ci fermiamo in un ristorante a prendere il caffè e appena entriamo scopriamo che l'interno è tutto in stile "mucca", compreso il bagno.
Gironzoliamo per il paese e passiamo all'ufficio del turismo.
Scopriamo che per i bambini ci sono 4 percorsi Ravensburger, sono dei percorsi molto facili, percorribili a piedi e hanno una durata da 1 a 5,5 ore.
Su questi percorsi sono disseminate delle casette con dei giochi, e i bambini ricevono uno zaino con le carte per fare questi giochi, una mappa su come trovare le casette e un carta da obliterare ad ogni postazioni, se la riconsegneranno alla fine del percorso riceveranno un regalino.


Dopo pranzo andiamo al parco Robis dove c'è un bellissimo parco giochi naturale, un mini zoo e un percorso di minigolf , nel quale ci lanciamo subito in una sfida all'ultima pallina.
Il posto è bellissimo e immerso nel verde, si sta benissimo e ci si rilassa.

A cena ci concediamo una raclette con patate, anche la cena è tipica !

foto da qui

Ci alziamo il mattino presto e decidiamo di prendere la teleferica per salire fino a Seetalhorn, la montagna sopra Grächen, anche qui una piacevolissima sorpresa, hanno un biglietto famiglia veramente vantaggioso.
Sulla cima della montagna c'è una vista favolosa ed un ristorante che spazia a 360° su tutta la regione, con un simpaticissimo cartello : "siamo senza ombra di dubbio il migliore ristorante della montagna" (e unico ;) )
Mangiamo sulla terrazza dei piatti molto buoni e mentre le ragazze giocano sui numerosi giochi a disposizione noi scattiamo fotografie.
Riusciamo perfino a vedere un magnifico stambecco.

Purtroppo il nostro soggiorno dura poco e dobbiamo ripartire, nonostante il paese offra ancora moltissime cose da fare e da vedere, come ad esempio il percorso Kneipp, varie escursioni, il trekking con i lama e numerose attività sportive sia all'interno che all'esterno.
Ma siamo sicuri che prima o poi torneremo, magari anche in inverno per poterci gustare il paesino sotto la neve.

Ringrazio di tutto cuore Tina e Johnny (mio cugino) per l'ospitalità

Punti positivi
ottima accoglienza e cordialità
tantissime attività da fare e cose da vedere
pulitissima e ordinatissima
paese a misura di bambino

Punti negativi
non pervenuti ;)

Votazione La Belle Vie
*****

Il sito dell'ufficio del turismo.

martedì 18 giugno 2013

Momenti


La Belle vie è anche vedere un teatro di Peter Pan realizzato magistralmente dai ragazzi della VI B delle scuole medie di Tesserete, bei costumi, ottima musica e recitazione fantastica.
Bravi ragazzi , siete stati tutti bravissimi.





 
 

Momenti

La Belle vie è anche far colazione in compagnia delle ragazze del 3° Tex e dell'Anto, ridere, scherzare e spettegolare, a due passi dalla foce del Cassarate, presso l'Antica Osteria del Porto prima di salutarci per le vacanze estive.

domenica 16 giugno 2013

La Margherita - Isola del Giglio


Ristorante La Margherita
Via T. de Revel 5
58012 Giglio Porto - Isola del Giglio - Toscana
Tel 0039/0564-809.237


Abbiamo mangiato a fine giugno 2012 al Ristorante La Margherita sull'Isola del Giglio.
Il ristorante si trova sulla via principale dell'isola, sulla destra quando si arriva con il traghetto.
Appena approdate, abbiamo passeggiato un po' sulla via principale e nonostante la marea di turisti, i ristoranti non erano molto pieni anche se era ora di pranzo.
In un paio di posti i camerieri ci "chiamavano" per farci entrare nei loro ristoranti, cosa che mi da molto fastidio, mentre alla Margherita c'era la carta esposta e abbiamo potuto leggerla con calma.


Molto piacevole la terrazza in una giornata molto calda ma arieggiata proprio perché direttamente sul mare.
Siamo stati accolti da Massimo, caposala napoletano, molto solerte, ma tutto il personale che ci ha servito è stato molto cortese, attento e veloce.
La cucina è tipicamente di pesce e la carta ha una scelta molto vasta.
I piatti sono presentati molto bene.
Fra i piatti proposti :
Spaghetti al riccio, paccheri zucchine e cozze, zuppetta di crostacei, ravioli al nero di seppia con gamberi e cozze, risotto alla pescatora, fritto misto, impepata di cozze, calamari allo scoglio, polpo alla Luciana.
Alla fine del pranzo ci hanno offerto un arancello, un liquore fatto con le arance, molto buono.
Abbiamo speso circa 30 euro a testa, ed ho trovato ottimo il rapporto qualità/prezzo

Punti di forza
  • ottima cucina
  • personale molto cordiale
  • posizione direttamente sul mare
Punti negativi
  • tavoli un po' tanto vicini

Ho mangiato
Spaghetti alle alici
Fritto di pesce

Selezioni di formaggi misti con miele (la prima volta per me !)
Gelato al croccantino con cioccolato caldo

Votazione La belle vie
*****

 Abbiamo mangiato in giugno 2012, 4 persone.

Isola del Giglio


Siamo in vacanza a Sorano (GR) e abbiamo già visitato per bene tutti i dintorni, decidiamo quindi di spostarci un po' più verso la costa.

Passando da Pitigliano e Manciano attraversiamo la magnifica campagna toscana e ci mettiamo molto tempo perché ogni occasione è buona per fermarci a fare foto.
Siamo dirette verso Pescia Fiorentina, perché io voglio vedere  Il Giardino dei Tarocchi e cerco di contagiare anche le mie compagne di viaggio.
Arriviamo verso le dieci del mattino e scopriamo, con mio profondo disappunto che il Giardino apre solo nel pomeriggio, decidiamo quindi di andare verso il mare e di tornare nel pomeriggio dopo aver mangiato sulla costa.


Costeggiamo il Lago di Burano, riserva naturale e oasi protetta del WWF, ci fa così strano vedere un lago separato dal mare da una striscia di terra !


Proseguiamo per Orbetello, passando da Porto S. Ercole e girando tutto il Monte Argentario arriviamo a Porto S. Stefano.

Tutta la zona mi sembra molto caotica e molto trafficata, ma il mare è bellissimo, decidiamo di concederci un giro con il traghetto e di andare all'Isola del Giglio, lasciando la macchina a Porto S. Stefano.
Nella zona del porto troviamo molto facilmente da parcheggiare, ci sono diverse compagnie che offrono un servizio traghetto da e verso l'isola, ognuno con la sua offerta, cha varia di pochi euro da quella dei concorrenti, anzi in un caso due impiegati di due compagnie diverse erano assieme a promuovere ciascuno la sua.
Il costo andata-ritorno è dai 15 ai 18 euro per persona e il viaggio dura un'ora, scegliamo la Toremar per una questione di orari.


Dopo esserci imbarcate, uno dei marinai ci racconta che a volte capita di avvistare i delfini, dopo circa un'ora di viaggio, vediamo una fiumana di persone che si mette da un lato del traghetto e comincia a scattare una marea di foto, abbiamo pensato subito ad un branco di delfini, e invece no! siamo arrivate nei pressi dell'Isola del Giglio e si vede la "carcassa" della Costa Concordia, per rispetto a chi ha perso la vita in quel disastro ho preferito non scattare fotografie.
Un signore dell'isola ci racconta che dal quel orribile episodio, ogni giorno arrivano turisti scatta e fuggi, nel senso che prendono il traghetto, scattano foto alla nave e tornano sulla terra ferma con il traghetto successivo, mentre molti che passavano le vacanze all'isola hanno preferito non tornare per non avere sotto agli occhi tutti i giorni questo triste spettacolo.

 
L'isola ci ha conquistato fin dalla prima occhiata.
La torre che si vede sulla sinistra della foto è La torre del Saraceno, antica fortificazione che negli anni ha subito parecchi assalti, anche da parte dei pirati, e altrettante ristrutturazioni.
 

Nella zona del porto sia sulla destra che sulla sinistra ci sono parecchi negozietti di souvenir acchiappaturisti, ma tutti molto carini e ci sono diversi ristoranti.

 
Vista l'ora decidiamo di pranzare e scegliamo il ristorante "La Margherita" ancora una volta siamo molto soddisfatti della nostra scelta.
Dopo pranzo optiamo per un bagno in mare, e la cameriera ci indica una caletta a sinistra del porto, poco frequentata.
Il mare è stupendo, e in acqua ci siamo solo noi, un vero paradiso, sullo sfondo si può intravedere l'Argentario.
 
 
Facciamo la conoscenza di parecchie nonne che sorvegliano i nipotini sulla spiaggia e ci raccontano che passano tutta l'estate li, mentre gli altri mesi non risiedono sull'isola.
Lasciamo l'isola con il rammarico di non averla visitata tutta e di aver avuto poco tempo, ma con la consapevolezza che ci torneremo di sicuro.
 
 

 
Mentre siamo sul traghetto siamo piacevolmente distratte da un gruppo di gabbiani che segue affamato un peschereccio carico di pesci che rientra al porto.
 
Si è fatto tardi, torniamo a Sorano senza aver visto il Giardino dei Tarocchi, ci torneremo, ma soddisfatte di aver passato fuori programma una giornata così bella.

Punti di forza
troppi per poterli condensare qui

Punti negativi
la Costa Concordia
 
Votazione La belle Vie
*****
 
 


Trattoria del Cenacolo a Ponte Capriasca


foto presa da qui

Trattoria Il Cenacolo
6945 Ponte Capriasca

La trattoria "Il Cenacolo" si trova a Ponte Capriasca, un piccolo paese a due passi da Lugano.
E' situato in un edificio storico del 1300 e deve il suo nome al dipinto dell' Ultima cena presente nella chiesetta di Sant'Ambrogio davanti al ristorante, che pare sia stato fatto da un allievo di Leonardo Da Vinci nel 1550.

Parecchi anni fa era un ristorante molto quotato.
Negli ultimi tempi ha subito parecchi cambi di gestione passando per diversi tipi di cucina.
Per la nostra annuale cena di comitato abbiamo deciso di provarlo.
Secondo alcune voci è stato ripreso da un ex giocatore di ruby che sta in cucina e da sua moglie, parecchie recensioni apparse su questo ristorante dicono che entrando si ha l'impressione di entrare nel tempio del rugy, io non ho visto niente che mi ricordasse questo sport.
La signora che ci ha servito ci ha detto che il cuoco non è suo marito, quindi non so se ci sia stato un nuovo cambio di gestione.
L'ambiente è molto bello e curato, abbiamo mangiato nella saletta principale dove c'è un bellissimo soffitto a volta, ma c'è anche un magnifico giardino esterno.

Sulla carta compaiono pochissimi piatti, un paio per portata, supportati da alcuni piatti sulla lavagna appesa alla parete, per i miei gusti una scelta un po' limitata.
Mentre prendiamo l'aperitivo e aspettiamo il resto della comitiva, ci viene portato un tagliere con fette di ottimo salame, un formaggio stagionato molto gustoso e dei grissini croccantissimi.
Quando ordiniamo c'è qualche problemino, non c'è l'insalata mista perché hanno finito i pomodori (?), mi arriva un piatto di "Antipasto il Cenacolo" che non avevo ordinato ma che decido di mangiare lo stesso e che si rivela squisito e gli gnocchi allo zafferano e pancetta che avevo ordinato erano al gorgonzola, ma anche questi risultano buonissimo e serviti in un cestino di parmigiano.
Fra i piatti che hanno preso i miei compagni di cena ho visto : pesce persico su risotto e filetto di manzo, ottimo secondo loro ma carente sul contorno.
Per dessert ho preso un tortino al cioccolato caldo con la crema alla vaniglia : ottimo!!!

Nelle recensioni che ho letto si parla della cordialità dei proprietari, io purtroppo ho trovato la signora che ci ha servito molto affettata e sbrigativa, in sala c'eravamo noi dieci e un tavolo da tre, quindi non un pienone.
Mentre serviva i piatti noi chiacchieravamo, e se non rispondevamo subito alzava la voce, mi sembrava una maestrina che ci bacchettava.
Si è scocciata quando le abbiamo detto che a parte per le bevande che avremmo fatto un conto unico, per il resto ognuno avrebbe pagato quello che ha consumato, che da addetta ai lavori non capisco mai che fastidio possa dare, è vero che da un po' più da fare, ma in 5 minuti ognuno ha pagato il suo...
E' però uscita una discussione su un dessert non pagato, ne avevamo presi 5 e ne ha fatturati 6, se avessimo diviso il conto non ce ne saremmo accorti, ma la cosa peggiore è che la signora insisteva e alla fine se ne è uscita con una frase del tipo :
"va bene, vuol dire che lo pagherò io anche se non l'ho preso"
tutto senza andare in cucina a controllare quanti ne avesse veramente serviti (i cuochi tengono i buoni di ogni tavolo fino alla fine della serata).
Mi è sembrato che non vedesse l'ora di vederci uscire.

Commento
come qualsiasi ristoratore sa, la miglior pubblicità, oltretutto gratuita è il passaparola, a questa cena eravamo in dieci, membri di un comitato, ognuno con una sua famiglia, con amici, membri anche di altri comitati, tutte cose che potrebbero innescare un effetto a catena per quanto riguarda la futura frequentazione del locale, com'era successo con altri locali in cui avevamo mangiato in precedenza.
Non ci siamo limitati a insalatina e acqua del rubinetto (!), ma aperitivi, vini, digestivi quindi antipasti, primi, secondi e dessert.
Uscendo prendo l'opuscolo in bella mostra del Grotto Ticinese di Cureglia che festeggia i 125 anni, tutta un'altra accoglienza ...

Punti di forza
  • ottima cucina
  • ambiente molto bello

Punti negativi
  • la Signora che ci ha servito
  • la carta un po' scarna
  • situazione un po' complicata per i parcheggi, bisogna parcheggiare in quelli del paesi già sempre pieni
Ho mangiato
1/2 antipasto "Il Cenacolo", mezza porzione ma abbondante Fr. 16.--
Gnocchi al gorgonzola e pancetta Fr. 21.--
Tortino al cioccolato con cuore di cioccolato caldo e crema alla vaniglia Fr. 9.--
Votazione La Belle Vie
***

 Abbiamo mangiato il 5 giugno, 10 persone.

Museo dei Trasporti Lucerna



Circa un anno fa siamo state al Museo dei trasporti di Lucerna.
 
Già nella nostra precedente visita a Lucerna, che a noi piace moltissimo, pensavamo di andare a visitarlo, ma complice il fatto che era mardi gras, ci siamo gustate la città con tutta l'allegria che da il carnevale.
Siamo partite presto da casa, e in treno abbiamo raggiunto Lucerna in due ore e mezza, un viaggio relativamente breve quindi.
Siamo riuscite a beccare un signore molto gentile fuori dalla stazione al quale ho chiesto informazioni su come arrivare al museo in tedesco, e lui con molta fatica me l'ha spiegato, alla fine abbiamo capito che era di Lecce, quindi parlava italiano e ci ha pure regalato diverse brochure sui Testimoni di Geova.
Abbiamo preso il bus n. 24 che in un paio di minuti e credo 3-4 fermate ci ha lasciato proprio davanti al museo.

 
Dalla foto forse non si capisce bene ma sono tutte ruote di auto e camion.
 
Entrando le ragazze sono state subito attratte da un simulatore di volo, che si può provare, a dire la verità dopo aver fatto un po' di fila, in quanto a parte in Ticino, nel resto della Svizzera non era una giornata di festa, e quindi c'erano parecchie scolaresche in gita scolastica.
TUTTI noi che siamo andati a scuola in Svizzera siamo stati almeno una volta in gita con la scuola o con i genitori in questo bellissimo museo.
 
 

Il personale tutto gentilissimo e multilingue ci ha fornito tutte le informazioni necessario.
Il museo è suddiviso in padiglioni : aviazione, ferrovia, auto, navigazione, ecc.
Alle'esterno dei padiglioni c'è una piazza comune con diversi giochi che si possono provare e ovunque monopattini per circolare fra un padiglione e l'altro.
C'è un piccolo parco giochi con un area pic nic, oppure un ristorante self service nel quale abbiamo mangiato in un momento di ressa, ma nel quale non abbiamo dovuto attendere a lungo, vista la bella giornata abbiamo mangiato all'esterno su una soleggiata terrazza.
 

Nei vari padiglioni c'è la possibilità di vedere tutti i mezzi da vicino, anche se non è possibile salire su tutti.
 
 

Ripartiti su tutto l'arco della giornata ci sono diversi spettacoli, noi abbiamo scelto di vedere "Tornado", un film di circa un'ora che parlava appunto di tornado e uragani, in 3D, con parecchie scene riprese dall'interno di un furgone speciale che era attrezzato per entrare nei tornadi.
Molto bello e molto impressionante perchè sembrava di esserci nel bel mezzo.
 

C'é anche un planetario molto bello, con rappresentazioni regolari su tutta la giornata, noi abbiamo visto "Zodiak"  che spiega il ciclo delle stelle e come riuscire ad orientarsi con la stella polare.
 

Sia il Cinemax che il planetario sono in tedesco, ma con l'ausilio delle cuffiette audio nelle principali lingue non ci sono problemi.
 

Purtroppo, visto che rientravamo a casa in serata, non siamo riuscite a vedere la parte dedicata ai mass media, nella quale si può fare da portagonista o da spettatore alla realizzazione di un tg o di uno spot pubblicitario.
 

Una gita assolutamente da fare, prendendosi tutto il tempo necessario.
a presto

mercoledì 12 giugno 2013

La Padellaccia a Firenze



La Padellaccia
via Sant'Antonino 19
50123 Firenze
Tel. 0039/055-288.158

Dopo aver passato una giornata in giro per Firenze eravamo stanchissime e ci siamo fermate davanti a quella che sembrava una macelleria con una botte per il vino davanti con il menu esposto, dopo aver letto cosa proponeva decidiamo di entrare.
Siamo prontamente accolte dalla proprietaria che ci chiede se preferiamo stare dentro o nel giardinetto, ci fa passare fra i banchi di quella che sembra una macelleria (scopriamo poi che è una norcineria) e ci fa accomodare in una bella sala molto luminosa con un arredamento classico e ordinato.

Si prende subito cura di noi Marisa, una simpaticissima cameriera con la quale chiacchiereremo molto durante la cena visto che è prestissimo e non c'è ancora molta gente.

Sulla carta vengono proposti diversi menu
  • "La Padellaccia" a 19,90 euro a persona, antipasto, primo, secondo, contorni, 1/2 l di acqua e 1/4 l di vino
  • "Vegetariano" a 12,00 euro a persona con primo, secondo, contorni e 1/2 l di acqua
  • "Speciale" a 12,00 euro a persona con primo, secondo, contorni e 1/2 l di acqua
Decidiamo di scegliere dalla carta e facciamo molto bene.
Siamo serviti prestissimo, il cibo è ottimo e abbondante
Abbiamo speso ca. 25 euro a persona torneremo di sicuro.

Punti di forza
  • ottima cucina
  • personale molto cordiale
  • carne freschissima dalla norcineria collegata
Punti negativi
  • entrata un po' "strana"

Abbiamo mangiato
Assaggio Toscano
Gran piatto "La Norcineria"

Pappardelle al cinghiale
Lasagne con carne
Panna cotta ai frutti di bosco

Votazione La belle vie
*****

 Abbiamo mangiato in luglio 2012, 2 persone.

Aperto a pranzo e a cena.
Chiuso la domenica.
sito web La Padellaccia

martedì 11 giugno 2013

La Belle vie

Spesso quando siamo in vacanza o in un momento di relax, con le mie figlie ci diciamo "ah la belle vie" ispirate da una vecchia canzone francese, ed è proprio così che ho deciso di chiamare questo mio blog dedicato alle uscite.

Ho viaggiato un po', non moltissimo, e di sicuro sempre meno di quello che avrei voluto.
Mi dispiace molto di non aver tenuto dei diari di viaggio fin dall'inizio, cosa che ho cominciato a fare solo ultimamente.

In questo blog vi parlerò dei viaggi che faccio, dei ricordi di quelli già fatti e dei ristoranti in cui ho mangiato.

Saranno viaggi lunghi, corti, escursioni di una giornata ma anche semplici uscite.

Ho deciso di dedicare un blog intero a questa mia passione perché se tutto va come programmato, fra un po' partirò per la mia amata Toscana, e non voglio perdermi nessuna delle belle sensazioni che il viaggiare mi da.